Il Vangelo della Domenica

Gesù Misericordioso

“BEATA TE CHE HAI CREDUTO”


IVa Domenica d’Avvento


Durante il tempo d’Avvento, ci sono tre personaggi tipici che ci aiutano a preparare la venuta del Signore:
Isaia, il profeta lontano, vissuto circa sette secoli prima di Gesù Cristo, che annuncia quella gioia e quella pace che intravede da molto lontano.
Giovanni Battista, il profeta vicino che è già testimone della venuta del Messia e lo indica come “Colui che viene dopo di me”. E infine Maria che ha portato in grembo il Messia.
Questa domenica nel rito ambrosiano, è Solennità e celebra la divina maternità di Maria, ma anche il rito romano propone un Vangelo che ci parla di Colei che diventerà la Madre per eccellenza, totalmente madre perché totalmente vergine; madre dell’intera umanità perché è appartenuta tutta intera all’Altissimo Signore e a Lui solo.

* Primogenita della redenzione

Il tempo d’Avvento è un tempo particolarmente adatto per ricordare la tutta pura, l’Immacolata, lo splendore di grazia, la primogenita della redenzione, come Cristo fu il primogenito della nuova umanità.
Scriveva Paul Evdokimov “Il mondo è sempre più un mondo senza Dio, perché è un mondo senza Madre, quindi Dio non vi può nascere”. E quindi non c’è più neanche il Natale! Infatti, la società attuale sta snaturando il Natale: non è più celebrato secondo il suo significato etimologico come nascita di Qualcuno, ma solo come festa delle luminarie, delle baldorie, dell’assalto alle vetrine, dove il festeggiato è sempre più assente, anzi, non si sa neanche più che ci sia o chi sia. “Si festeggia, ma non c’è nessun festeggiato” dice il cardinal Biffi.
Eppure, quel nascituro ha segnato la Storia del mondo civile oltre che di quello religioso. Cosa vuol dire essere nel 2024? Vuol dire essere nel 2024 DOPO CRISTO! Se non fosse nato Lui, non saremmo certo nel 2024 ma nel 7000 o giù di lì, di chissà quale Impero (allora era quello Romano, ma ora chissà quale sarebbe...). Continuiamo a festeggiare la domenica, ma cosa significa “domenica”? Significa giorno del Signore: se non fosse morto e risorto Lui, non ci sarebbe certo la domenica! Gli Ebrei festeggiavano il sabato, i Cristiani festeggiavano la domenica e ora… si festeggiano addirittura tutti e due col sacrosanto week end! Il che vuol dire che siamo i più religiosi degli uomini in fatto di feste, ma in quanto a sapere chi sia il festeggiato, nessuno lo sa...

* Docile allo Spirito Santo

Ma il Vangelo di oggi ci parla anche di una visitazione. Come per dire che le visite e le chiamate di Dio sono rivolte anche a noi, anche se – a differenza di Maria - in un modo solo interiore. Quanti inviti a fare il bene, quante buone ispirazioni del nostro Angelo abbiamo ricevuto anche noi. E quante volte abbiamo saputo dire “Sì eccomi” come Maria?
Chiediamo a Lei la piena di grazia, la docilità allo Spirito Santo. A Lei che non è mai stata neanche per una frazione di secondo sotto il potere del nemico e in balia di cattive ispirazioni. Chiediamole la grazia di diventare un po’ più come Lei “zolla innocente, fiorita e profumata aiuola nell’immensa palude dell’umanità” ( Paolo VI ).
E chiediamo a Lei di ravvivare la nostra speranza per portarla nel mondo intero. C’è tanto pessimismo nei cuori, paure, ansie, e questo non edifica un mondo nuovo, ma spegne la speranza e inaridisce l’anima.
L’atteggiamento specifico dei cristiani deve essere la speranza, cioè la certezza che il Signore è con noi e ci conduce per mano .

WILMA CHASSEUR


 

    Domande della settimana:

    • Dove si recò Maria? (Lc)
    • Chi l’accolse?
    • Cosa le disse?







Luca

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